I motori autofrenanti nascono dall’accoppiamento tra un motore monofase o trifase ed un gruppo freno elettromagnetico. Essi forniscono un controllo preciso nelle fasi di bloccaggio e vengono adottati principalmente per:
- ridurre i tempi nelle lavorazioni abbassando i periodi di rallentamento di macchinari;
- effettuare posizionamenti e stazionamenti;
- soddisfare le esigenze legate alle normative di sicurezza.
Disponiamo di tre tipi di freno ad azione passiva con frenatura a mezzo molle ( TIPO S - TIPO B - TIPO AC ) e di uno ad azione positiva con frenatura a mezzo attrazione magnetica ( TIPO P ).
La frenatura passiva funziona anche quando viene a mancare la fornitura elettrica, sono quindi dispositivi di sicurezza.
Dal 1° Luglio 2021 anche i motori autofrenanti devono soddisfare i requisiti del Regolamento (UE) 2019/1781 in materia di efficienza energetica.
TIPOLOGIE MOTORI AUTOFRENANTI
TIPO S

Freno progressivo con unica superficie frenante funzionante a corrente continua ricavata da apposito raddrizzatore alloggiato nella scatola morsetti.
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TIPO B

Freno ad alta coppia con doppia superficie frenante funzionante a corrente continua ricavata da apposito raddrizzatore alloggiato nella scatola morsetti.
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TIPO AC

Freno ad alta coppia regolabile con doppia superficie frenante funzionante a corrente alternata trifase.
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TIPO P

Freno ad alta coppia funzionante a corrente continua tramite azione elettromagnetica positiva.
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